Perchè iscriversi al corso la Bottega della Pizza?

BOTTEGA DELLA PIZZA

Iscriversi ad un corso di Bottega della Pizza è un investimento sicuro sia dal punto di vista professionale sia ludico.

La pizza è un prodotto che non ha bisogno di spiegazioni. La sua storia suggestiva, quanto commerciale, non ha eguali e per questo merita un spazio di approfondimento. Nella pizza è racchiusa, infatti, gran parte della storia alimentare e culturale del nostro paese, e di buona parte del mondo. L’origine dei primi impasti di grano e acqua infornati appositamente per renderli croccanti sembrano già presenti nell’area della mezza luna fertile, principalmente in Egitto. In Italia arriverà solo nell’anno Mille a Napoli e si parla ancora di primitive schiacciate chiamate lagano e in alcuni ricettari si trova anche il termine picea per indicare la caratteristica forma a disco. Solo nel 1700 si può parlare di pizza come la intendiamo noi oggi, questo perchè il pomodoro venne introdotto dalle Americhe e prima che si affermasse come un alimento di base nella dieta mediterranea impiegò quasi mezzo secolo.  Bisognerà attendere il 1830 per avere notizia di una pizzeria vera e propria, fino ad allora i pizzaioli lavoravano in banchi all’aperto, precisamente a Napoli detta Port’Alba perchè si trovava a fianco dell’arco che da piazza Dante immetteva in via Costantinopoli. Nell’estate 1889 accadde un episodio celebre, il re Umberto I e la regina Margherita, trascorsero l’estate a Napoli nella reggia di Capodimonte. La regina incuriosita dalla pizza, e non potendosi muovere da palazzo, fece chiamare il pizzaiolo più rinomato del tempo un certo don Raffaele Esposito. Utilizzando i forni delle cucine reali preparò una pizza speciale con mozzarella, pomodoro e basilico che di fatto rappresentavano i colori della bandiera italiana e la chiamò Pizza Margherita.

E’ facile immaginare perchè divenne il piatto più imitato, esportato e copiato al mondo. Nutriente, economica, eccezionale nel gusto e dalle infinite possibilità creative è diventato il piatto più consumato su larga scala. Le cifre del nostro paese sono esaltanti. Il 61% della popolazione italiana in media frequenta una pizzeria almeno una volta al mese, l’85% della popolazione italiana trova estremamente soddisfacente nutrirsi di pizza, il 30% desidera preparala comodamente a casa propria, il 15%  ha seguito dei corsi per imparare a cucinarla a regola d’arte o per farla diventare una professione. Nel nostro paese sono attive ben 25.300 pizzerie classiche, quelle a taglio e asporto sono 26.700, con un giro di affari pari a 16 milioni di euro (fonte Il Sole24ore). Cosa più incoraggiante è che il settore appare in crescita nonostante la crisi. Tra il 2001 e il 2010 il numero di esercizi di pizzeria classica è in costante aumento. Le cifre all’estero sono impressionanti. In Europa vengono richiesti in media mezzo milione di pizzaioli esperti l’anno. Negli USA la pizza è ormai un cibo nazional popolare consumato con cifre da capogiro, si stima che un americano medio consumi 26 chili di pizza l’anno (contro i nostri 7,6 chili annui per italiano).

Il pizzaiolo è una delle figure professionali più richieste nel settore della ristorazione. I pizzaioli formati nel nostro paese sono richiestissimi e ben pagati in ogni ristorante, albergo, villaggio turistico, navi da crociera ecc. Chi impara questo tipo di professione può diventare anche un imprenditore del settore con ampio margine di guadagno. Per aprire un locale di pizza al trancio, infatti, basta un investimento più basso rispetto ai locali tradizionali. Inoltre la figura del Pizzaiolo è tradizionalmente sinonimo di creatività, e di fatto lo è. La pizza è un lavoro in cui bisogna destreggiarsi in decine di abbinamenti differenti, sempre nuovi e curiosi, in cui la tecnica deve essere padroneggiata alla perfezione ampliando la conoscenza di nuovi gusti e nuove tendenze (basti pensare alla crescente richiesta di nuove farine per regimi dietetici o intolleranze alimentari).

L’obiettivo del corso Bottega della Pizza è quindi quello diinsegnare il mestiere, la manualità e la velocità necessaria alla preparazione, e la composizione dei vari impasti. Il corso si apre con lezioni dedicate alla struttura del piano di lavoro, agli elementiche compongono l’impasto come le differenti qualità di farina. Ampio spazio verrà dato al lievito e alla sua preparazione naturale e la conseguente conservazione. Si passerà poi alle tecniche di preparazione dell’impasto, alla stesura e alla manipolazione. Le lezioni centrali avranno come obiettivo l’insegnamento dei vari condimenti e farciture sia per pizze bianche che rosse. Verranno poi illustrate le diverse tecniche di cottura attraverso forni a legna, gas, e forni elettrici.

La pizza racchiude lo spirito del lavoro artigianale del nostro paese: creatività, tecnica e artigianato di alta formazione, eccellenza e divertimento. Investire su queste caratteristiche significa crearsi un’alternativa importante e spendibile nel futuro, oltre che per il proprio gusto personale di saper cucinare un alimento ricco, completo e nutriente, ma sopra ogni cosa sano ed gustoso.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

× Possiamo aiutarti?