Perchè iscriversi a un corso di Teologia Comparata

TEOLOGIA COMPARATA

La secolarizzazione e la globalizzazione hanno posto nuovi interrogativi culturali e sociali profondissimi. Questi due volti della nuova realtà hanno mosso correnti nuove all’interno dei movimenti religiosi tradizionali. Le tre religioni rivelate hanno iniziato un lento  – talvolta doloroso – cammino verso un dialogo religioso che promuovesse una convivenza armonica e rispettosa delle posizioni di ognuno, complici una società sempre più laica e tollerante. Di questo si occupa la teologia comparata da diversi decenni.

Negli ultimi 25 anni il dialogo religioso si è manifestato ancora più urgentemente con la massiccia immigrazione di diversi popoli nei nostri territori nazionali. Il diritto a professare la propria religione è una garanzia inalienabile in uno stato di diritto come il nostro, e la chiusura non è una risposta alle problematiche di fede, che spesso toccano aspetti culturali e personali privati come la necessità di espressione e di pratica del culto. Una maturità laica si misura soprattutto nella capacità di entrare a contatto con le similitudini che accomunano i popoli e le varie tradizioni superando le naturali e storiche divergenze, frutto di una concezione teocratica e ormai superata della fede.

La fede, ovvero il sentimento religioso, non pone l’uomo in contrasto con l’altro uomo ma lo avvicina e lo mette in dialogo ma per fare ciò bisogna essere disposti a conoscere le reciproche confessioni. Proprio per questo l’Università Magna Carta ha offerto lo spazio a un corso che spinga all’approfondimento reciproco per riuscire a conoscere le religioni maggiormente presenti nei nostri territori: dopo una esposizione semplice dei contenuti e delle pratiche di esse, interverranno personaggi significativi di quella tradizione religiosa che ne aiuterà ulteriormente la conoscenza.

Poi si esporrà la tradizione cristiana cattolica nei suoi capisaldi biblici, dogmatici, liturgici e morali con particolare attenzione alle relazioni con le altre forme religiose conosciute durante il corso. Si avverte, soprattutto recentemente, che vi sia il bisogno di riscoprire anche la fede cattolica nella sua struttura e nelle sue posizioni che lentamente si stanno aprendo verso una strada di rinnovamento.

Il metodo è strettamente scientifico-descrittivo e comparativo, non è un percorso confessionale o apologetico, ma un’occasione per scoprire e superare i preconcetti, e affrontare i punti comuni con le diverse confessioni di fede in modo da aiutare la fraterna convivenza reciproca accogliendo la grande sfida dell’immigrazione. Inoltre l’intero ricavato del corso sarà devoluto in beneficenza come avremo modo di illustrare. Il corso si rivolge a cittadini interessati alla vita pubblica che vogliono toccare con mano il tema delicato dell’integrazione religiosa e la sfida aperta per una immigrazione consapevole e sostenibile nella vita cittadina dei nostri territori.

Il corso viene tenuto dal Don Benedin Domenico. E’ licenziato in teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana ed ha insegnato per 30 anni Teologia Trinitaria ed Antropologia Teologica presso l’Istituto diocesano di teologia di Ferrara-Comacchio. E’ stato responsabile della pastorale dei migranti ed è presidente di associazioni di accoglienza molto attive in città. Insieme a lui interverranno esperti  di altre espressioni religiose.

L’intero importo ricavato dalle iscrizioni al corso, sarà devoluto all’iniziativa di gemellaggio, che da molti anni vede impegnato Don Bedin, sostenuto da tanti volontari ferraresi, con i villaggi del nord Albania di Pistul e Pacram. Grazie a questo impegno, sono state costruite strade, acquedotti   e tante altre strutture. I fondi raccolti saranno destinati, nello specifico,  a sostenere nello studio dei meritevoli e purtroppo poverissimi ragazzi che altrimenti non avrebbero alcuna possibilità di accedere all’istruzione scolastica.

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