La formazione permanente e la necessità dell’eccellenza
La formazione permanente ha assunto un ruolo cruciale negli ultimi anni a seguito non solo della crisi economica ma anche in virtù di una nuova riflessione sul sistema produttivo occidentale. Cosa differenzia l’Europa rispetto alle economie emergenti? Non solo la qualità di vita ma anche l’eccellenza dei prodotti. La minore disponibilità di ricchezza ha imposto una crescente elasticità nel sapersi muovere attraverso professioni diverse e di riuscire a rielaborare i modelli classici tramite figure emergenti legate al nuovo paradigma sociale sempre più dipendente dalla tecnologia informatica.
Cambiano gli obiettivi, le attività, gli strumenti e coerentemente devono cambiare le professioni. Questa forma di lungimiranza imprenditoriale nella gestione strategica del lavoro, attraverso la formazione permanente, viene definita dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) proattività ovvero l’unica potente leva di benessere oggi praticabile.
Comune a tutta l’educazione permanente degli adulti è l’intenzionalità educativa orientata su tre obiettivi:
- Imparare ad imparare ovvero costruire significati in relazione alle esperienze di vita, di lavoro, di cittadinanza
- Aumentare il proprio benessere fisico e mentale stimolando ad utilizzare la mente nella dimensione creativa.
- Partecipare come cittadini attivi, nel senso di contribuire consapevolmente, responsabilmente ai processi di democratizzazione come pratica della libertà propria e altrui nel rispetto dei diritti e dei doveri rispettando l’autonomia delle diverse individualità e valorizzandone le differenze soprattutto nella modalità espressiva.
Creare l’eccellenza è di conseguenza un sistema, non una semplice corrente di pensiero. Questo organismo complesso, fatto di interazione fra produzione-servizio-welfare, investe quello che ormai è entrato nel gergo comune come capitale umano, l’unica fonte inesauribile di ispirazione creativa.
La formazione permanente come sistema si rivolge, quindi, non solo a giovani che hanno assolto l’obbligo scolastico o universitario ma anche lavoratori già occupati o semplici cittadini che intendo approfondire determinate tematiche. Riqualificarsi dopo la perdita del lavoro, a qualsiasi età, è fondamentale in un mondo in cui vengono richieste sempre più figure in grado di essere flessibili e competitive su nuovi fronti portati dalla globalizzazione del mercato. La spinta positiva e l’entusiasmo per le nuove conoscenze acquisite e l’arricchimento personale spingono le persone ad aprire nuovi orizzonti migliorando sensibilmente la loro vita accrescendo consumi culturali, editoriali, artistici, enogastronomici.
Tra le Istituzioni Italiane che si occupano di educazione permanente degli adulti vanno doverosamente ricordate le Università Popolari Italiane che con centinaia di sedi opera su tutto il territorio nazionale con riconoscimenti ricevuti sia da numerose Regioni d’Italia, sia da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali sia del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Docenti universitari tengono corsi nei più svariati ambiti a cui possono iscriversi tutti i cittadini maggiorenni senza distinzione di formazione, istruzione, credo religioso o ideologia politica mentre i prezzi modici permettono di abbattere anche le barriere dovute agli alti costi della formazione istituzionale.